Che cos’è la Brand Identity

Se sei proprietario di un brand o sei incaricato di seguirne la comunicazione, sicuramente già conosci la brand identity (o la conosci con un altro nome). Se invece non ne hai mai sentito parlare, sappi che ogni brand che si affaccia al mercato, ha la sua propria identità, che sia poi messa a puntino oppure un po’ confusa, è un’altra storia.

Definizione di Brand Identity

L’identità di una marca (o brand identity), è formata da tutti gli elementi di riconoscimento che permettono al consumatore di identificare (e scegliere) il brand. Elementi come gli elementi creativi, la vision, la mission e la brand value proposition, costituiscono l’identità di una marca. Oltre a questi, fanno parte della b. i. tutti quei valori imprenditoriali intangibili che contraddistinguono la marca fin dalla sua comparsa sul mercato e ne determinano la crescita futura.

Secondo Studio Samo “La brand identity è costituita da ciò che un brand dice e racconta, quali sono i suoi valori, come comunica il suo prodotto e cosa vuole che le persone sentano quando interagiscono con esso. In sostanza, la brand identity è la personalità del business e una promessa verso i propri clienti.

Perché come dice Jeff Bezos:

Il branding è ciò che la gente dice di te quando non sei nella stanza

Il prodotto deve lasciare un’impressione ai clienti nel tempo, anche molto dopo che hanno fatto un acquisto. La brand identity è il processo che dà forma a tale processo mentale.”

Un sempio: Nike

Sicuramente basta il nome per riportare alla mente il baffo bianco del famoso brand sportivo. Perché? Questo succede perché il brand è diventato talmente conosciuto e riconoscibile, che tutte le persone che ti circondano (probabilmente) riconoscono questo brand.
La brand identity della Nike sicuramente ha puntato da subito sulla semplicità e quindi sulla riconoscibilità. Una semplicità nella forma e nella scelta cromatica, che rendono facilmente riconoscibile la comunicazione di questa azienda. Un caso analogo (di immediata riconoscibilità) potrebbe essere anche il font vintage bianco su sfondo rosso Coca Cola.
Tornando a Nike, anche il pay off (per approfondire l’argomento Pay Off ti consigliamo questo articolo: Dove c’è Pay Off c’è casa) è semplice e diretto nella forma e nel messaggio: Just Do It. Questa immediatezza lo rende memorizzabile e ricordabile dai clienti della marca. Alcune volte il Pay Off compare addirittura da solo, senza simbolo o naming, ma comunque viene collegato subito all’azienda, tanto è forte la Brand Identity di Nike.
Questo accade perché l’azienda una volta deciso il naming, ha tracciato una strategia comunicativa (target, vision, mission, ecc…) e ha definito i colori aziendali, fatto questi passaggi, hanno mantenuto saldi nel tempo i propri valori.
Ovviamente possono esserci delle campagne pubblicitarie che hanno dei colori o degli elementi comunicativi differenti come texture e colori, scelti per stare al passo con quelle che sono le tendenze del mercato (oltretutto Nike ha come target gli sportivi e i giovani, e sopratutto gli ultimi sono molto attenti alle novità del momento). Comunque i valori dell’azienda sono sempre lì, proprio per non snaturare quella che è l’essenza del brand.

Alcuni elementi che compongono la Brand Identity

  • la comunicazione riguarda l’ambito quotidiano, quello pubblicitario e quello delle pubbliche relazioni
  • la Brand Audit Interna prevede l’analisi dell’immagine aziendale, dell’identità visiva e verbale, dei contenuti scritti e della presenza online e offline
  • la Brand Value Positioning è l’insieme dei benefici che la marca promette di fornire ai propri clienti
  • la Vision che comprende pochi ma importanti obiettivi e che delinea i valori della marca
  • la Mission è la fonte d’ispirazione con una forte connotazione operativa

La Vision e la Mission sono alla base della Brand Identity e contribuiscono a definire gli elementi comunicativi e i risultati (sperati) della marca.

Ma quindi, da dove si comincia?

Non c’è una formula matematica precisa, ma sicuramente parte tutto da un’idea di brand.
Potrebbe iniziare da un prodotto innovativo, come per esempio da un nuovo tipo di scarpa sportiva, da una bevanda che sul mercato ancora non c’è oppure da un nuovo software e da lì si potrebbe sviluppare una nuova azienda. Oppure potrebbe cominciare tutto da un’idea di nuovo brand che con una vision e una mission definiti si approcci al mercato in un modo nuovo e riconoscibile.

Insomma, al centro c’è un nuovo concetto e da lì poi viene creata tutta la Brand Identity.

Una volta avuta l’idea, dobbiamo pensare all’Identità del Brand

Ogni prodotto (o servizio) dovrà essere creato da un’azienda con una sua vision e una sua mission per sapere quali valori seguire e dove puntare, conoscere i propri punti di forza e le proprie debolezze, creare quindi un’identità aziendale da rispettare internamente e rispecchiare poi nella comunicazione (es. l’azienda è family friendly oppure è eco friendly, è innovativa, punta sui giovani, ecc…).
La marca avrà bisogno di un logo e di delineare la sua immagine coordinata per essere unica e facilmente riconoscibile (colori aziendali, font da utilizzare, ecc…) e di definire i suoi canali ufficiali come il sito web e i canali social.
Dovrà definire il tipo di linguaggio da utilizzare nelle campagne pubblicitarie e sui canali di comunicazione come sito e social aziendali per comunicare sul mercato quello che fa nel modo migliore e congeniale in base al target.
Usare un tone fo voice adeguato al brand. Il tone of voice è il tono di voce che viene usato nella comunicazione ed è importante perché caratterizza anche il messaggio che andiamo a dare. Questo è molto importante, ogni parola va misurata perché il web ci insegna che è facile commettere errori nella comunicazione e quindi compromettere l’immagine dell’azienda sul mercato sopratutto adesso, dove le informazioni e le sh*t storm sui social network si propagano velocemente e sono difficilmente arginabili.
Periodicamente dovrà fare una Brand Audit (per approfondire l’argomento puoi leggere questi due articoli usciti su Còso Creative Lab sulla Brand Audit Interna e sulla Brand Audit Esterna), per capire come stia andando la comunicazione e se gli obiettivi iniziali (dell’azienda o in relazione a una campagna) siano stati rispettati o in che direzione stiano andando.
Tutto questo sulla base dei risultati di una ricerca approfondita del mercato su cui si posizionerà il brand e quindi sulla definizione dei potenziali clienti e dei competitor diretti, con i loro punti di forza e debolezze.

La Brand Identity ha bisogno di un team

Tutti questi passaggi sono fondamentali e ogni punto (o quasi) ha bisogno di un professionista che si occupi di esso. Digital marketer, grafici, social media manger, web deisgner, copy, sono solo alcune delle figure che solitamente si occupano di una Brand Identity vincente.

Ti è venuta un’idea?

Se hai un’azienda e vuoi analizzare la tua Brand Identity, oppure hai un’idea in mente di un nuovo prodotto e vorresti entrare sul mercato, contattaci, i nostri professionisti saranno felici di conoscerti e di aiutare il tuo progetto a crescere. Inviaci un’email a hello@cecchinisentieri.com oppure vista la pagina dei contatti per trovare tutte le nostre coordinate.
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